venerdì 12 giugno 2009

Sinistra Critica alle provinciali di Rimini, in meno di un anno triplica
in termini percentuali il risultato ottenuto alle precedenti elezioni,
conseguendo l’ 1.7%, con 2882 voti, rispetto ai 1102 voti ottenuti alle
politiche del 2008 (0.6%). In 6 collegi supera il 3% e in uno il 4%. Nei
comuni in cui si é presentata Sinistra Critica ottiene: l’8.5% a Misano e
conquista un consigliere, il 4% a Verucchio, il 2.5% a San Giovanni, il 2
a Riccione ( ove supera Prc e Pdci) e l’1.8% a Cattolica.
Sinistra Critica raccoglie questi consensi, pur presentando un programma
radicale, che chiedeva l’abolizione dei pattuglioni anti migranti sulle
spiagge per inviarli nelle imprese contro il lavoro nero e l’evasione, per
l’abolizione degli assessorati al turismo e di ogni finanziamento pubblico
alle imprese turistiche, per destinarli a precari, cassintegrati,per la
costruzione di nuove case popolari, per un piano rifiuti zero e per la
chiusura dell’inceneritore.
Sinistra Critica, con questo risultato determinante,manda al ballottaggio,
per la prima volta nella provincia di Rimini,il centrosinistra e il suo
candidato,Stefano Vitali, l’ex assessore che si é distinto per gli
opuscoli antiabortisti nei consultori. Rifondazione e Pdci, pagano, la
scelta di allearsi con l’uomo della “Papa Giovanni”, in termini di crollo
di consensi e di cancellazione dalle istituzioni provinciali.
Sinistra Critica, in linea con quanto già annunciato durante la campagna
elettorale, non é disponibile ad accordi col centrosinistra. Cosa
cambierebbe infatti per le donne della nostra provincia, tra la vittoria
del centrodestra e quella di un candidato amico del Movimento per la Vita?
Sinistra Critica continuerà le sue lotte all’interno dei comitati contro
l’inceneritore, per la difesa della scuola pubblica e contro il progetto
di cementificazione della nuova metropolitana di costa.
Sinistra Critica

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