sabato 30 maggio 2009

Risposte ai quesiti posti da Mente Locale

Il sindaco Bianchi rifiuta un confronto pubblico con me e con gli altri candidati perchè probabilmente ha paura, e con ragione, di perdere consensi di far vedere che la sua politica non è più quella di cinque anni fa, ma è la solita politica di sfruttamento del territorio da parte dei privati.

A me dispiace di non poter confrontarmi ed esporre le nostre poposte ai marignanesi, intanto proviamo a rispondere ai quesiti posti da "Mente Locale".

Premetto che ai quesiti mi è stato chiesto di rispondere con un si o con un no, ma ad alcune domande ciò risulta impossibile.

1) È disponibile a pubblicare in internet le sedute del consiglio comunale e le delibere della giunta e del consiglio? Sì.

2) È disponibile a ridurre del 50% le indennità di funzione per il sindaco, gli assessori e l’entità dei gettoni per i consiglieri comunali? Sì.

3) È disponibile a fare un censimento accurato degli edifici privati e dei capannoni sfitti prima di prevedere ulteriori espansioni edilizie nel nuovo piano strutturale comunale? Sì.

4) È disponibile a ripensare la questione del compartone attraverso un percorso partecipato che coinvolga la popolazione? Il compartone non deve essere realizzato.

5) È disponibile a ridiscutere la questione della piattaforma logistica per non impedire lo sviluppo turistico del paese che è partito in questi ultimi anni? Sì.

6) È disponibile a bloccare lo sviluppo monofunzionale di via Al Mare in senso commerciale? Da valutare.

7) È disponibile ad impegnarsi affinché le lottizzazioni abusive disseminate per il paese (come quella di via Santa Lucia a Pianventena) non vengano condonate con il nuovo PSC? Sì.

8) È disponibile a fare partire un progetto promosso dal Comune per installare pannelli fotovoltaici sugli edifici pubblici e privati? Sì.

9) È disponibile a realizzare un servizio di raccolta differenziata porta a porta? Sì, ma solo togliendo il servizio raccolta ad Hera, poichè incompatibile in quanto gestore anche dell'inceneritore.

10) È disponibile a promuovere un progetto di riduzione dei rifiuti attraverso la promozione dell’installazione di dispenser per prodotti alimentari e non alimentari? Sì.

11) È disponibile a farsi parte attiva per fare smantellare all’Enel i tralicci dell’elettrodotto Forlì – Fano che attraversano il territorio comunale? Sì, per farli interrare.

12) È disponibile a realizzare una ludoteca per i cittadini più piccoli? Sì.

Integro il questionario con altre domande da porre ai colleghi di Mente locale o a chiunquealtro.

13) È disponibile a utilizzare i fondi messi a disposizione per le scuole private solo per quelle pubbliche?

14) È disponibile a fare gestire il nuovo asilo aziendale solo dall'ente locale?

15) È disponibile a battersi per non fare spostare il ponte di Montalbano/SanGiovanni spostando a monte l'autostrada?

16) È disponibile a rivedere immediatamente l'accordo fatto con il golf per toglierli la possibilità di usare acqua potabile per irrigare i suoi prati?

17) È disponibile a far partire i piani particolareggiati previsti solo ed esclusivamente con almeno il 50% di edilizia pubblica?

mercoledì 27 maggio 2009

Programma San Giovanni in Marignano.

San Giovanni in Marignano (Sin Giàn in romagnolo) Comune di 8.584 abitanti della provincia di Rimini ed è la porta di ingresso alla Valconca, le spiagge di Cattolica sono a pochi chilometri e intorno si alzano le prime colline. Dalle origini medievali, il paese era considerato il "granaio dei Malatesta" per le sue fertili colline.


IL QUADRO EDIFICATORIO

Il quadro edificatorio è una tappa fondamentale del vecchio PRG, nel quadro conoscitivo del nuovo PSC è stata condotta un’indagine sia sulle previsioni residenziali sia su quelle produttive.

Per quello che riguarda il sistema residenziale risulta che sia stata attuata gran parte delle previsioni, eccetto per il vasto insediamento situato a margine dell’abitato di San Giovanni C2-4, anche detto” Compartone” e alcune aree situate in maggior parte nelle frazioni di Montalbano e di Santa Maria in Pietrafitta. I nostri intendimenti saranno:

Sarà rinforzata la gestione pubblica del territorio contro la tendenza a trattare con i proprietari dei terreni su ogni intervento.

Verranno limitati sul PSC gli effetti della speculazione fondiaria e manterrà la divisione in zone funzionali del territorio comunale.

Sarà contrastata la tendenza ad aumentare la densità delle costruzioni e la loro altezza.

Si darà la priorità al recupero degli edifici esistenti rispetto alla costruzione di nuovi e non si incentiverà l’aumento del numero degli abitanti.

I progetti avviati dalla attuale giunta sulle aree artigianali verranno verificati, i progetti non ancora approvati verranno profondamente rivisti, con una drastica diminuzione delle volumetrie edificabili a favore del verde.

Gli standard urbanistici dovranno essere trovati nell’ambito dell’intervento senza ricorrere alla monetizzazione, che poi, come sempre viene utilizzata per le spese correnti.

Le aree a verde andranno realizzate prima della costruzione degli edifici e non dovranno essere realizzate solo in aree di risulta vicino a strade.

Il recupero degli edifici e dei sottotetti sarà limitato agli interventi di minore impatto sull’estetica

il Regolamento Edilizio sarà rivisto per controllare meglio gli interventi e migliorare la loro qualità dal punto di vista della bio-architettura;

gli edifici dovranno costare di meno in fase di esercizio e dovranno contribuire agli obiettivi di riduzione dell’inquinamento a livello locale;

saranno favorite tutte le tecniche che aumentano l’isolamento, risparmiano energia e diminuiscono la produzione di calore all’esterno, tenendo conto che il riscaldamento è una grande fonte di inquinamento e di gas serra;

saranno incentivati i pannelli solari fotovoltaici e termici;



Per quanto riguarda il Comparto C2-4 Sinistra Critica è nettamente contrario alla realizzazione; inutile dire che in questo comparto vi è solo speculazione edilizia, 18 ettari messi al servizio del privato, grave poi appare il ridimensionamento e la delocalizzazione dell’edilizia pubblica già prevista nel comparto, infatti, proprio perché pubblica sembra danneggiare la serenità e la visuale dei futuri proprietari privati, quindi gli amministratori marignanesi l’hanno spostata in periferia.

GOLF


Per chi avesse ancora dubbi, questa è l'ennesima dimostrazione che a San Giovanni in Marignano comandano le imprese, un pezzo di demanio, che meriterebbe di essere tutelato per permettere a tutti di usufruirne, viene anche solo in piccola riservato al privato di turno. Per quale motivo logico, poi? Perché pochi ne possano godere in pieno a discapito della collettività. Un campo da golf necessita di una notevole mole d’acqua irrigua per mantenere un’adeguata crescita della vegetazione nelle aree di gioco oltre al rischio di salinizzazione della falda nelle zone costiere e possibile inquinamento da pesticidi. Ogni campo da golf, tipo medio, a 18 buche, consuma in media 2.000 metri cubi di acqua al giorno ovvero si “beve” la stessa quantità d’acqua consumata da un paese di 8.000 persone. Un dato che diventa uno schiaffo, al 1 miliardo e 400 mila persone nel mondo che non hanno accesso all’acqua potabile ma in tempi di emergenza idrica anche per l’occidente si può parlare tranquillamente di uno spreco oggettivo. La captazione delle acque per irrigare il campo da Golf dovrà avvenire solo ed esclusivamente tramite acque reflue trattate dai depuratori di Cattolica e Misano;


AMBITI TERRITORIALI

Il territorio del comune di San Giovanni in Marignano è articolato nei seguenti quattro ambiti territoriali:

a) San Giovanni in Marignano b) Montalbano c) Pianventena d) Santa Maria in Pietrafitta


Per quanto riguarda Montalbano, Pianventena e Santa Maria in Pietrafitta è necessario effettuare un censimento delle aree e degli immobili con valore storico e testimoniale, al fine di redigere norme per la loro conservazione e valorizzazione. Se poche sono queste testimonianze storiche della nostra citadina, tanto più grave appare il loro non apprezzamento. pensiamo alle numerose ville di pregio e alla valorizzazione delle qualitа residenziali in un quadro di preservazione delle caratteritiche storiche con cui essi si vennero formando.

Per quanto riguarda lo sviluppo residenziale dovuto soprattutto dal trasferimento dalla costa alla collina di strati di popolazione, riteniamo si debba operare recuperando e riutilizzando il patrimonio edilizio giа esistente e permettendo un ragionevole sviluppo. Ma questo sviluppo non deve basarsi su ingiustificate idee di grandezza ( vi sono forze politiche che auspicano addirittura una crescita del 40% della popolazione!), ma in un quadro di assoluta preminenza del rispetto socio-ambientale.

Edilizia popolare, siamo ormai chiaramente in una vera e propria emergenza abitativa. I casi di occupazioni abusive di appartamenti sono ormai sempre più frequenti, chiaro sintomo di una situazione di disagio sempre più diffuso. Privare una persona del diritto ad una casa per se e la propria famiglia, significa ledere la sua dignità. Occorre quindi anche un urgente intervento di politica delle abitazioni, attraverso la redazione di programmi dedicati non solo all’edilizia popolare (da ripensare per non ricadere nei vecchi errori di ghettizzazione) ma anche all’edilizia agevolata, vero bisogno di tante giovani coppie.

Particolare cura dovrа essere dedicata, infine, all'arredo urbano di queste zone, con creazione di marciapiedi, di piazzette e di parchi giardino. Importante poi è operare, affinchè queste zone vengano provviste (laddove mancanti o insufficienti) dei servizi fondamentali quali gas, illuminazione pubblica e fognature. Non più rinviabile la progettazione del marciapiede di collegamento Montalbano/San Giovanni in Marignano.

ARTIGIANATO E COMMERCIO

L'artigianato e la piccola impresa devono essere integrate in un concetto di valorizzazione del patrimonio territoriale, le stesse specificità locali devono concorrere ad una politica di sviluppo responsabile. Massimo impegno al sostegno ai lavoratori delle aziende in crisi, controlli mirati alla prevenzione degli infortuni nelle fabbriche e nei cantieri edili.

Ci impegneremo inoltre nell’incentivare la conoscenza ed il recupero dei vecchi mestieri, simbolo di una storia che non si vuole dimenticare.

Incentivi affinché i giovani e le donne intraprendano attività nei settori di tipo artigianale.

Per quanto riguarda il fondo di garanzia siamo favorevoli a questi incentivi per l'artigianato

L’offerta dei servizi di S. Giovanni Marignano annovera in gran parte esercizi commerciali, si registrano 226 unità locali che rappresentano ben il 42% dell’intero settore e nelle quali sono occupati 612 addetti, pari al 46% del totale dei servizi. All’interno del commercio il ruolo preponderante è svolto dalle strutture di vendita al dettaglio, con 103 unità locali pari al 45% delle unità del commercio, seguite dal commercio all’ingrosso, con 91 unità pari al 40%, ed infine dalla vendita di autoveicoli e di carburante con 32 unità. Nelle strutture di vendita all’ingrosso lavorano 247 addetti, pari al 40% del totale del comparto commerciale. Il differenziale col commercio al dettaglio è nullo, dato che esso dà un impiego al 39% del totale degli addetti, e la dimensione

media è 2,7 addetti per unità locale nel caso del commercio all’ingrosso, e 2,3 nel caso del commercio al dettaglio. La spinta della grande distribuzione alle aree di pregio e strategiche è pressochè uniforme in tutto il territorio nazionale. Pur se è evidente la difficoltà da parte degli Enti Locali di contrastare queste tendenze, tuttavia è possibile utilizzare gli strumenti di programmazione urbanistica per impedire o limitare la devastazione del tessuto economico, territoriale, urbano e sociale che esse introducano. In assenza di politiche e strumenti validi, le piccole attività commerciali sono messe a dura prova con la tendenza ad una lenta ma progressiva riduzione.

Ai fini di garantire la presenza delle piccole attività commerciali avanziamo le seguenti proposte:


1.

obbligo per il Comune di formulare nello strumento urbanistico norme specifiche per il commercio;
2.

blocco della crescita della grande distribuzione in quanto la stessa, distruggendo progressivamente la piccola che non ha le condizioni per reggere il confronto, impoverisce la rete distributiva del nostro Comune, con grave danno per i settori più deboli;
3.

sostegno alle iniziative del commercio equo e solidale gestito da organismi o soggetti senza fini di lucro, riconosciuti formalmente;
4.

offrire spazi diffusi e certi per il commercio ambulante e sostenere il realizzarsi di mercatini autogestiti dalle associazioni dei migranti;
5.

monitoraggio permanente da parte dei Comuni sul proprio territorio del « fenomeno» caro prezzi in ogni caso indispensabile una riprogettazione delle aree commerciali esistenti;
6.

incentivi fiscali e tariffari per l’apertura di esercizi di piccola e media dimensione soprattutto quella specializzata.
7.

Accordo amministrazione comunale e proprietari dei muri per evitare aumenti di affitto indiscriminati, ingiustificati e immotivati di alberghi e negozi commerciali/turistici.


AGRICOLTURA

Anche se le trasformazioni in atto in questo ramo economico hanno determinato profondi mutamenti, San Giovanni in Marignano conserva ancora un aspetto di cittadina agricola. Noi riteniamo si debbano incentivare tutte le attività agricole con particolare riguardo alle nascenti tecniche di coltivazione biologica ed alla salvaguardia delle colture specialistiche e/o pregiate.

Nel mercato italiano sono previsti mercatini gestiti direttamente dagli agricoltori , grazie anche al nuovo decreto ogni Comune avrà la possibilità di aprire un mercato interamente gestito dagli agricoltori, proponiamo che anche San Giovanni si adoperi a creare questo tipo di mercato per far si che i propri cittadini possono acquistare direttamente da un agricoltore.


RIFIUTI

L’ambiente è un bene di tutti, vivere in un ambiente sano interessa a tutti. Per noi, per i nostri figli e per le future generazioni, ne deriva che l’unica ricetta possibile e compatibile con l’ambiente è la raccolta differenziata e il riciclaggio dei rifiuti. Parlare di raccolta differenziata significa parlare di raccolta porta a porta, l’unica veramente in grado di determinare una vera rivoluzione nella gestione dei rifiuti e di soppiantare i famigerati inceneritori e i cassonetti della spazzatura, cassonetti oramai ancora in uso solamente in Italia. Su un tema così importante e sensibile è necessaria la partecipazione di tutti gli attori presenti sul territorio: istituzioni, enti locali, associazioni, movimenti, sindacati, cittadini, partiti politici; solo così il tema dei rifiuti e della loro gestione potrà diventare una occasione ed una opportunità per uno sviluppo locale sostenibile e non un problema costoso per le tasche dei cittadini.


SPORT

Occorre favorire meglio l'accessibilitа delle strutture al cittadino che ne faccia richiesta, previa migliore organizzazione e affidamento della loro gestione a Enti ed associazioni sportive che abbiano, quale punto qualificante della loro attivitа, la promozione sportiva. Questi impianti, se inseriti in un progetto generale di socializzazione dello sport che preveda la creazione di " Isole Sportive", di percorsi attrezzati e piste ciclabili, risulteranno una risorsa importantissima che qualificherа ulteriormente l'immagine di San Giovanni


Vanno inoltre proposte iniziative tese a ottenere:



° Miglioramento strutturale, potenziamento e messa in sicurezza di tutti gli impianti sportivi.



° Il diritto ad una formazione anche fisica dei giovani che non privilegi solo la selezione tecnica dei risultati ma che consenta a tutti di esprimersi con il proprio corpo e con i propri limiti. Lo sport per tutti è sport a misura di ognuno, dei propri desideri, delle proprie aspettative. Un diritto che dovrebbe essere una certezza almeno all'interno dei percorsi scolastici.


° Il diritto d'accesso agli impianti sportivi che va garantito a tutti i cittadini. Diritto messo in discussione dalla totale privatizzazione della gestione degli impianti pubblici. Privatizzazione che spesso mira unicamente alla riduzione della spesa senza introdurre regole chiare che garantiscono la possibilità di utilizzo delle strutture da parte di tutti. Mettendo così in discussione la valenza pubblica dell'impianto sportivo.


° Il diritto alla pratica sportiva davvero per tutti come occasione di socializzazione e di integrazione anche per culture diverse. Lo sport, quello vero, deve essere una pratica di inclusione e di accesso per le tante differenze. L'attività come gli impianti devono essere pensati per tutte le fasce di età, e resi praticabili anche per chi ha diverse abilità fisiche e psichiche.


° Il diritto all'aggregazione attraverso lo sport. L'attività sportiva è di per sé, un formidabile strumento di aggregazione che spesso si disperde per la mancanza di spazi ed opportunità in cui coltivare queste relazioni, che così si limitano allo spazio della pratica sportiva.


° Il diritto ad uno sport che è anche prevenzione alla salute, per gli anziani, ma anche per i ragazzi in un paese che misura una delle più alte percentuali di sedentarietà e di obesità giovanile.

SERVIZI SOCIALI

La più assoluta mancanza di valori sociali ed ideali; la concezione esclusivamente edonistica e consumistica della vita; il miserevole spettacolo di ruberie, di fughe e di suicidi dato dalle forze alla guida dei gruppi economici, dei partiti e delle istituzioni; il martellante e insultante messaggio di violenza che arriva dalla musica, dallo sport, dai film e persino, dai programmi culturali o ricreativi; lo zelo con cui un ben determinato mondo politico-giornalistico-affaristico si affanna a certificare la " morte delle ideologie", tranne, beninteso, di quella capitalistica; la delinquenza e la criminalità organizzata che controlla ormai intere regioni del nostro Stato; lo Stato stesso, attraverso i suoi servizi implicato nelle stragi e nei delitti; lo sfascio dei servizi pubblici, della sanità e della scuola; il pauroso e, temiamo, irreversibile degrado ambientale; l'esaltazione della mediocrità e dell'oscenità; l'assurda, incredibile proliferazione di sette, maghi, stregoni e cialtroni e ciarlatani vari. Tutto questo, unito a un pauroso, insanabile indebitamento della finanza pubblica e in un quadro di disoccupazione e recessione economica che sta gettando letteralmente sul lastrico migliaia di persone, tutto questo è il dono che il sistema capitalistico ha amabilmente voluto fare ai suoi sudditi



E i più deboli fra questi sudditi, i GIOVANI, sono coloro che più ne portano i segni (e non solo figurati) sulla loro pelle.

Purtroppo la nostra città è priva di luoghi di socialità, di cultura e di integrazione.

Occorre uscire dalla logica del divertimentificio e inventare nuove forme di socialità e divertimento.

I giovani si trovano di fronte a poche alternative: la frequentazione di luoghi standardizzati e consumistici come le discoteche che impongono modelli di comportamento che non lasciano spazio al nostro modo di essere.

Dovranno esserci luoghi pubblici, laici aperti a tutte e a tutti, dove dar sfogo alla creatività e dove il divertimento sia legato alla crescita personale e culturale. Pensiamo a luoghi attrezzati per suonare, per dipingere e creare ciò che più piace, per dare vita a laboratori teatrali e di danza. Luoghi che siano assolutamente pubblici e non appaltati a terzi per la loro gestione. Si dovranno usare più coscientemente i finanziamenti pubblici che dovrebbero essere stanziati per luoghi e strutture pubbliche e laiche, e non per finanziare strutture private.




Vogliamo insomma, teatri e manifestazioni culturali per poter suonare la nostra musica e per poter rappresentare il nostro modo di comunicare.


Vogliamo la possibilità di esprimere la nostra creatività e personalità perché non sono sufficienti sale prove o stanzette dove dar vita ai nostri laboratori.


Pretendiamo di dare espressione pubblicamente ai nostri sforzi e al nostro impegno.


Vogliamo che l’amore e il sesso non siano tabù, ma vogliamo farli coscientemente e responsabilmente con l’aiuto dei consultori e del servizio sanitario pubblico.


Chiediamo un programma di informazione e sensibilizzazione sulle tematiche della contraccezione e della violenza maschile sulle donne, informazione che dovrebbe essere fornita dal personale dei consultori nelle scuole medie-superiori.


SICUREZZA

Vogliamo una città che non si accodi (o rilanci) alle politiche della “sicurezza” del centrodestra e che non sostenga in alcun modo la politica delle "ronde".

Sicurezza significa per noi presidio del territorio contro la speculazione, i reati ambientali, il lavoro nero e il mancato rispetto delle norme per la sicurezza dei lavoratori.

Sicurezza significa rivitalizzare e rendere vivibili e culturalmente vivi e partecipati i quartieri della metropoli.


MIGRANTI

La città che vogliamo non cerca nei Rom e nei migranti il capro espiatorio della crisi sociale o l’utile oggetto per una propaganda elettorale demagogica, ma è un ente che sviluppa progetti di solidarietà e partecipazione (vera!) delle e dei migranti, e politiche sociali generali per tutte e tutti.

DIVERSAMENTE ABILI

Altro punto fondamentale delle nostre proposte riguarda i portatori di HANDICAP, che rappresentano, così dicono le statistiche, circa il 10% della popolazione. Verso questi soggetti “svantaggiati", e verso le famiglie di appartenenza si deve indirizzare l'intervento delle istituzioni preposte, dell'associazionismo e della societа civile. I criteri sono:



La diversitа dei bisogni di chi ha un deficit fisico o psichico.


Riferimenti legislativi.


Rapporti con le famiglie.


Sostegni alle famiflie di tipo economico o psicosociale.


Interventi mirati all'inserimento sociale, lavorativo, sportivo.


Battaglia contro i pregiudizi culturali.


Massimo impegno dell'Ente Locale per il sostegno scolastico, e il trasporto.



Per conseguire dei risultati positivi, tenendo conto di questi fattori, occorre una più approfondita conoscenza dei soggetti con tali necessità. Queste persone beneficiano, soventi, di un'assistenza limitata e insidisfacente. In questo senso occorre redigere in vero e proprio censimento che segnali e fotografi non solo il tipo di necessità, ma anche la situazione sociale della famiglia di appartenenza. Occorre inoltre un organismo paritetico comunale, ove siano presenti gli assessori competenti

( urbanistica, servizi sociali, cultura, lavori pubblici), le associazioni di categoria, le associazioni del volontariato impegnate in questo ambito. L'obiettivo di questo organismo dev'essere quello di avere un osservatorio permanente dove confrontare, progettare e verificare gli interventi.



Inoltre è indispensabile che le scuole siano organizzate per ricevere al proprio interno soggetti con handicap, basta mandare i nostri figli in comuni vicini dove si sono formate scuole di eccellenza atte ad accogliere i disabili da tutta la Provincia , vogliamo che essi frequentino le scuole di San Giovanni, che vengano accolti al proprio interno come una risorsa e non come un problema.


L'organo preposto si deve fare carico e garante della giusta applicazione delle leggi esistenti in materia, che sono quasi sempre inapplicate.

Un primo passo concreto nella giusta direzione sarа rappresentato dall'eliminazione delle barriere architettoniche.

Speculare a quello dei giovani è il " problema" degli ANZIANI, altra fascia di popolazione verso cui è in atto un vero e proprio attacco materiale e psicologico.


L'allungamento della vita, dovuto ai progressi medici, viene presentato come un assurdo pericolo per l'economia del nostro paese. Le trasformazioni dei processi produttivi hanno comportato nel breve volgere di un paio di generazioni il tramonto della " famiglia patriarcale" in cui l'anziano svolgeva una funzione di primaria importanza, e l'affermarsi del moderno nucleo famigliare in cui esso viene relegato a un ruolo sempre più marginale, se non addirittura espulso ed abbandonato.

Mutare questo stato di cose implica certamente profonde riforme culturali, economiche e sanitarie. Riteniamo comunque che anche in questo campo prezioso può essere il ruolo dell'Ente Locale. Fra gli obiettivi che Sinistra Critica ha selezionato, proponiamo:



- Diffondere ed incentivare l'utilizzo di anziani in attivitа socialmente utili.


- Istituzione di un osservatorio permanente che controlli i problemi degli anziani sul territorio.

- Incrementare le attivitа culturali, associative e ricreative ( incluso uno sviluppo della

positiva esperienza delle " Ferie per Anziani").


- Agevolare, tramite sgravi fiscali, le famiglie disagiate con a carico anziani con reddito

insufficiente.

- Supportare le AUSL nell'assistenza domiciliare sanitaria riabilitativa, e nei casi di

anziani soli e con problemi fisici, dopo un'attenta valutazione da parte della commissione

servizi sociali del Comune dotare l'anziano del "telesoccorso" anche dopo il diniego della AUSL.

- Istituzione del sevizio di pasti domiciliari per anziani.


POLITICHE ABITATIVE

L'obiettivo delle politiche abitative, deve consistere nell'aumentare l'afferta di alloggi a canone sociale e/o convenzionato, nell'usare la leva fiscale per penalizzare le case tenute sfitte, nel promuovere interventi che favoriscano la moderazione dei canoni e contrastino lo svuotamento abitativo dei centri storici. E' anche fondamentale un ruolo politico degli Enti Locali di contrasto alle politiche di privatizzazione e dismissione del patrimonio abitativo pubblico da parte del governo centrale e di richiesta di interventi che forniscano risorse e mezzi adeguati ai comuni per affrontare l'emergenza abitativa, in primo luogo rispetto alla questione degli sfratti a carico dei soggetti deboli ( coloro che per limiti di età, condizione sociale e di reddito avrebbero diritto a forme di tutela e garanzia).

In particolare, le nostre proposte sono:

contrastare i progetti di privatizzazione del patrimonio pubblico e della sua gestione nonché i processi di dismissione generalizzati;



1) un piano per il rilancio dell'edilizia popolare,

2) intervenire attraverso le aliquote ICI per estendere al massimo possibile consentito

l'elevazione dell'aliquota sulle case sfitte e ridurla, per chi affitta a canone concordato al

fine di favorire, nei limiti consentiti, una moderazione del mercato:

3) favorire interventi per la difesa e l'incremento della residenza nei centri storici,

contrastando i fenomeni di espulsione speculativa;

4) favorire, anche utilizzando lo strumento dell'autorecupero, il risanamento e la

destinazione a fini residenziali degli immobili pubblici abbandonati e degradati;

5) favorire la massima trasparenza delle liste e graduatorie per l'assegnazione di alloggi di

edilizia pubblica;

6) reperire contributi statali e regionali per il sostegno all'affitto, integrati con risorse

proprie del comune;

7) istituire sportelli informativi, sportelli specifici per l'emergenza abitativa, consulte per il

diritto alla casa, aperte alle organizzazione degli inquilini, ai comitati, alle associazioni dei

migranti, a quelle di solidarietà e del volontariato per un tavolo di confronto anche con gli

organi di prefettura e dall'autorità di polizia giudiziaria per contrastare l'esecuzione

generalizzata degli sfratti, garantendone una sostenibilità sociale;

8) istituire un fondo per abattimento dei tassi bancari a giovani coppie, e meno giovani, per

l'acquisto della prima casa e del caro mutui.




PERSONALE COMUNALE


È necessario contrastare la tendenza alla riduzione quantitativa e qualitativa del personale comunale, lavorando nel contempo per un'effettiva autonomia gestionale dell' Ente da parte delle strutture, sulla base ovviamente, degli indirizzi programmatici degli organi politici. Senza tale autonomia è impossibile far crescere tali strutture e responsabilizzarle pienamente sugli obiettivi da raggiungere e sui risultati da ottenere nell'interesse dei cittadini e degli utenti dei servizi. Costituisce, infatti, per noi un'effettiva priorità, la costruzione di un'organizzazione delle strutture dei servizi comunali in nome dell'efficienza, dell’effettiva ricomposizione dei processi nel governo

Dobbiamo inoltre tener presente che nella quasi totalità delle situazioni in cui si è esternalizzato il lavoro da parte degli Enti Locali, dopo un primo periodo di risparmi, è iniziata una tendenza al rialzo dei costi che dopo pochi anni sono diventati superiori a quelli del dipendente garantito.




UFFICIO ALL’ASCOLTO ALLE DONNE

Occorre aprire uno Sportello Donna a disposizione di tutte le donne per offrire aiuto, informazioni, consulenze, in particolare di discriminazioni, abusi, violenze, molestie e mobbing.




DIFENSORE CIVICO


Al fine di garantire i cittadini contro atti lesivi dell’imparzialità, della tempestività e della

correttezza dell’azione amministrativa, istituiremo l’ufficio del difensore civico.



ASILI E SCUOLE


Ai bambini e ai ragazzi, che rappresentano la categoria di cittadini piщ indifesi, il Comune deve saper offrire una città amica, sicura e rassicurante nelle sue strutture e attrezzature, dagli asili ai parchi pubblici dai luoghi di incontro e di associazione ai centri educativi.

Dal funzionamento di questo strumento si misura la capacità di un Comune a favorire l'inserimento nel lavoro delle madri. Sappiamo già che i posti attuali non sono sufficienti a coprire le richieste. Occorre dunque incrementarli, aumentando gli stanziamenti e razionalizzando l'uso delle risorse giа disponibili.

Anche l'attuale meccanismo delle rette, applicato agli Asili, non appare equo. Non sempre questo criterio, basato sul reddito famigliare, consente una giusta distribuzione dei costi, essendo noto a tutti che in Italia i redditi dichiarati da numerose categorie non corrispondono minimamente alla realtа. Occorre, su questo punto, un confronto fra amministratori, genitori e forze sociali.

CONCLUSIONI

Queste sono le linee programmatiche del nostro progetto che tende a migliorare le condizioni economiche e sociali dei lavoratori, delle donne, dei migranti e dei giovani di San Giovanni in Marignano. È un programma elettorale che non propone sogni o vane promesse, ma traccia un percorso realizzabile e concreto.

Noi vi dedicheremo impegno, esperienza, entusiasmo e correttezza e siamo convinti che, con il vostro voto, la vostra disponibilità ed il coinvolgimento della collettività, riusciremo a raggiungere gli obbiettivi proposti.







SINISTRA CRITICA SAN GIOVANNI IN MARIGNANO

Lista dei candidati.

Candidata sindaco: Ronchi Lucilla Ketti.
  1. SALVI LUCA
  2. PECCI EMANUELA
  3. TONTI PAOLO
  4. MONTANARI ANDREA
  5. CONTI CRISTIAN
  6. PIZZAGALLI CLAUDIA
  7. GORGHETTO TATIANA STEFANIA
  8. FACCIANI FILIPPO
  9. MOLARI FRANCO
  10. GUANTI STEFANIA
  11. MAGNANI DAVIDE
  12. ANDREATINI FABRIZIO
  13. BACCHINI STEFANO
  14. FORESTI JURI