martedì 7 luglio 2009

Dal tempo dei miglioristi, Napolitano si è sempre contraddistinto come grande estimatore di Berlusconi, ma questa volta, per una volta prenda il coraggio a due mani e non firmi la legge sul pacchetto sicurezza, riaffermi almeno per una volta a tutti noi, che il Quirinale è ancora la massima autorità di garanzia del Paese. Ketti Ronchi

venerdì 3 luglio 2009

Informazione ai cittadini marignanesi
03/07/2009 – Emilia Romagna quarta in Italia per il varo del Piano Casa. Le nuove regole in materia urbanistica per il “Governo e la riqualificazione solidale del territorio”, che si collocano nel processo di modifica della Legge 20/2000, sono state precedute da Toscana, Provincia Autonoma di Bolzano e Umbria. Si tratta, secondo il Governatore Errani, di una riforma seria e duratura, preferibile rispetto a uno spot a tempo.Semplificazione burocratica: La norma approvata prevede lo snellimento delle procedure per le opere pubbliche e una maggiore partecipazione dei cittadini. Garantiti tempi brevi e risposte immediate agli investitori interessati da parte delle Amministrazioni competenti. Saranno assembrate tutte le fasi, dal progetto preliminare fino al cantiere, inserendo, dove necessario, anche l’esproprio. Recepita l’intesa Governo Regioni del primo aprile, con accelerazioni dei procedimenti edilizi senza tralasciare il rispetto dei processi di pianificazione.Interventi ammessi: Via agli ampliamenti del 20% sugli edifici abitativi esistenti al 31 marzo 2009, con una superficie massima di 350 metri quadri. L’incremento non può comunque superare i 70 metri quadrati e viene approvato a patto che siano rispettati i requisiti energetici regionali. Liberalizzate le sopraelevazioni, mentre restano vietati i cambi di destinazione d’uso. Per ogni intervento deve essere valutata la sicurezza, ricorrendo, se necessario, anche all’adeguamento sismico dell’intero immobile. Ampliamenti del 35%, fino a un massimo di 130 metri quadri, sono possibili se la riqualificazione energetica non riguarda solo l’intervento, ma tutto l’edificio o se viene effettuato l’adeguamento sismico di tutta la struttura nei Comuni a medio rischio. Le demolizioni e ricostruzioni si avvalgono di un bonus volumetrico del 35%, che può salire al 50% in caso di abbattimento e delocalizzazione degli immobili incongrui. La norma si applica anche agli edifici in cui la parte di unità non residenziali non superi il 30%; in questo caso il livello di prestazione energetica raggiunto deve superare del 25% quello previsto dalle leggi regionali. Esclusi invece centri storici e aree sotto tutela, cui possono sommarsi altre zone che i Comuni devono comunicare entro 60 giorni.
Impatto della norma: La riforma legislativa consente una riforma strutturale. Gli interventi straordinari avranno invece durata di 18 mesi, ma è previsto, anche successivamente, un sistema per lo sviluppo delle attività produttive a favore delle imprese già presenti sul territorio che, volendo ingrandirsi, potranno avvalersi di una variante accelerata degli strumenti urbanistici, coerente con gli obiettivi di sostenibilità ambientale e trasformazione del territorio. Edilizia sociale: Promossa la soluzione del problema abitativo. Ogni intervento previsto nei programmi di riqualificazione urbana dovrà destinare almeno il 20% a giovani coppie, studenti, portatori di handicap e cittadini stranieri. Per abbattere i costi delle abitazioni, verranno istituiti demani comunali di aree edificabili per edilizia sociale ceduti dai nuovi interventi su aree di espansione. Si prevedono pertanto specifiche risorse regionali in favore dei Comuni.Enti Locali: Specifiche disposizioni sono riservate alla pianificazione urbanistica comunale a vantaggio delle piccole Amministrazioni, che per l’adozione di piani strutturalipossono avvalersi dell’approvazione associata. Consolidato anche il ruolo strategico del Piano territoriale regionale come indirizzo per gli obiettivi strategici. Ketti Ronchi